Con l’Ampera-e, appena presentata al Salone di Parigi e nelle concessionarie italiane dalla prossima primavera, Opel lancia la sfida dell’elettrica per tutti. La prima vera auto a batterie con un’ampia autonomia, a un prezzo che si annuncia “interessante”.
2019 Opel Ampera e
Non un giocattolo di lusso, una seconda auto o una concept car: parente stretta della Chevrolet Bolt appena lanciata negli Stati Uniti, è una due volumi compatta (sulle misure di una Volkswagen Golf, per intenderci) che “non costringe a sacrifici in termini di prestazioni, abitabilità e funzionalità rispetto a un’automobile tradizionale”, spiega Pam Fletcher, la donna ingegnere di Gm a capo del progetto.
E fa svanire, soprattutto, l’incubo peggiore per chiunque si metta oggi al volante di un’elettrica pura: quello di rimanere, dopo pochi chilometri, a secco di energia. In base ai primi test, il costruttore tedesco stima che l’Ampera-e possa percorrere più di 500 chilometri stando al ciclo di omologazione Nedc attualmente in vigore in Europa e oltre 380 chiometri secondo la più realistica procedura Wltp che dovrebbe essere adottata l’anno prossimo.
2019 Opel Ampera e interior
Affatto diversa dall’Ampera precedente – che oltre al prezzo elevato scontava l’aggiunta di un piccolo motore a scoppio a supporto dell’autonomia dell’elettrico – la “e” si candida a rubare la scena non solo al Diesel ma anche alle ibride. A cui l’amministratore delegato di Opel, Karl-Thomas Neumann, assegna però solo il ruolo di fare da ponte nella transizione dalle vetture con motore a combustione interna a quelle a emissioni zero.
