Alla cerimonia d’insediamento per il suo quarto mandato lo “zar” Vladimir è arrivato sulla Senato, modello d’esordio di una nuova marca russa a misura di nomenklatura.
Probabilmente non s’è mai visto niente di simile: la nascita di un marchio destinato esclusivamente alle alte cariche di un Paese. Succede in Russia, dove, alla cerimonia d’insediamento per il suo quarto mandato presidenziale, Vladimir Putin si è presentato a bordo di una limousine tutta nuova e tutta russa: la Aurus Senato, evocativa fin dalla denominazione. Aurus è infatti il frutto della crasi tra Aurum (oro) e, appunto, Russia, mentre i suoi modelli (questo e gli altri già in programma) rievocano le torri del Cremlino. L’ultima berlinona di Stato autarchica risale ai tempi di Gorbaciov, ed erano ancora i tempi dell’Unione Sovietica (vedere il riquadro a destra).
La Senato è lunga oltre 6,60 metri, larga due e alta poco meno di 1,70, per la bellezza di sei tonnellate e mezzo (causa doverosa blindatura).
L’altezza da terra è degna di una Suv: 20 centimetri. L’imponente auto è costruita sulla piattaforma modulare Emp, realizzata in sei anni di studi dall’istituto di ricerca Fgup Nami che, in collaborazione con la Porsche Engineering, ha sviluppato pure il motore ibrido: un V8 a benzina di 4.4 litri, accoppiato a una macchina elettrica, per una potenza complessiva di 597 cavalli e una coppia di 880 Nm.
Il fornitore russo Kate firma il cambio, un automatico che pare essere fortemente ispirato dal 9G-tronic Mercedes-AMG: la frizione a dischi multipli in bagno d’olio gestita dall’elettronica, che sostituisce il classico convertitore di coppia, riporta proprio alle più recenti trasmissioni del binomio tedesco. Nel frattempo, Nami e Porsche Engineering stanno sviluppando un V12 6.6 di alluminio con quattro turbocompressori, iniezione diretta e variatore di fase, dal quale ci si attendono 850 cavalli e 1.320 Nm.
E ad allargarsi non sono soltanto le motorizzazioni. Un paio di Senato a passo corto sono già in servizio nel garage del Cremlino, mentre al Salone di Mosca di agosto sarà presentata la monovolume Arsenale, alla quale entro il 2020 dovrebbe aiancarsi la fuoristrada Comandante. L’istituto Nami conta di costruire in tempi rapidi una settantina di Aurus per consegnarle ai vertici russi entro l’anno. Poi cercherà un partner industriale per portare la produzione a 300 esemplari, da vendere anche all’estero, Cina ed Emirati Arabi in primis.
GORBACIOV E COMPAGNI
L’ultimo presidente russo a viaggiare su un modello locale fu Michail Gorbaciov (1990-1991), che utilizzava una Zil-41052 (1). Il suo successore, Boris Eltsin (1991-1999), si è accontentato di una Mercedes-Benz S600 Pullman (2). Dal 2000, lo stesso modello, ma della generazione successiva (3), è stato al servizio di Putin e del suo alter ego presidente/ primo ministro Dmitry Medvedev